Visita Pastorale Sinodale

Attraverso lo strumento della Visita pastorale anche noi – me Vescovo, unito al popolo di Dio presente in questa Chiesa particolare – il Signore guarda e chiama, chiedendo di accoglierLo in casa nostra, lì dove viviamo: nei nostri luoghi, nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie. Sarà questa un’occasione propizia per poter incrociare il suo sguardo di misericordia e rinnovare la nostra speranza, confortando così i passi del nostro cammino.

Facendo nostri i tre verbi menzionati da Papa Francesco durante l’apertura del Sinodo, la Visita sarà un’occasione propizia – anzitutto per me Vescovo – per incontrare, ascoltare, discernere, in modo tale – ancora usando alcune espressioni del Santo Padre – da incamminarci non occasionalmente verso una Chiesa sinodale: un luogo aperto, dove tutti si sentano a casa e possano partecipare (Momento di riflessione per l’inizio del percorso sinodale, 9 ottobre 2021). Inoltre, essa consentirà di ravvivare le energie degli operai del Vangelo, lodarli, incoraggiarli e consolarli, e – allo stesso tempo – richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad un’azione apostolica più intensa. La Visita pastorale consentirà al Vescovo infine di valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale, rendendosi conto delle circostanze e difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale in maniera più organica (Apostolorum successores, 220).

 

*tratto dal Decreto di indizione della visita pastorale