L’11 novembre u.s. è deceduto a Salerno mons. Vincenzo Tafuri: mirabile figura di sacerdote.
Era nato a Salerno il 24 dicembre 1887; aveva compiuti gli studi seminaristici da esterno presso il Seminario Arcivescovile (eccetto l’ultimo anno) e fu ordinato sacerdote il 26 dicembre.
Svolse il suo ministero dapprima come vicario adiutore del parroco di S. Andrea (ora all’Annunziatella) di Salerno e nel 1919 fu nominato parroco di S. Agostino, dove rimase per cinquant’anni fino al 1969, lasciando un ricordo vivissimo delle sue virtù. Nel 1922 riuscì a realizzare l’incoronazione dell’immagine della Madonna di Costantinopoli: per la diffusione della devozione alla Vergine sotto questo titolo egli si impegnò moltissimo.
Inoltre fu padre spirituale della Congrega di S. Bernardino in Salerno; giudice del Tribunale Ecclesiastico per oltre trenta anni, membro del Consiglio Amministrativo. Negli ultimi anni ha celebrato Messa nella cappella della Madonna delle Grazie in Piazza Portanova a Salerno.
S. E. Mons. Grimaldi, parlando del suo ministero sacerdotale nel corso dell’omelia, ha sottolineato che don Tafuri è stato «maestro ed educatore di vita» perché sacerdote: tutta la sua vita, ogni atteggiamento e scelta era ispirata «dalla sua gioia di essere prete». Nella sua opera educativa aveva messo al centro l’Eucaristia e la Madonna che porta a Gesù.
In special modo Mons. Grimaldi ha voluto ricordare il suo impegno per le vocazioni: «quanti sacerdoti ha dato alla Chiesa!»; per sostenerli in Seminario ha anche chiesto il soccorso degli altri; con loro condivideva non solo gli ideali, ma anche la vita, gioie e dolori. Ha ricordato anche il suo impegno per la formazione dei giovani, la sua «aristocrazia» nel fare carità senza umiliare, la stima che ha saputo meritare presso i confratelli e i fedeli.