PAGLIARA Mons. Vincenzo
Ordinazione Sacerdotale: 14 Luglio 1946
Deceduto il 19 Ottobre 2013
NECROLOGIO
Scomparso il 19 ottobre all’età di 90 anni, don Vincenzo era nato a Baronissi il 5 maggio 1923, quinto di sette fratelli. Dopo la licenza liceale al Seminario diocesano, si era laureato con lode in Teologia nel 1946, anno in cui aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale. Come primo incarico nel suo ministero fu vicario parrocchiale di don Guerino Grimaldi, nella parrocchia di San Pietro in Camerellis in Salerno. Nell’ottobre del ‘68 venne nominato Monsignore. Il papa Paolo VI lo nominò Prelato Domestico di Sua Santità. Per 35 anni Mons. Pagliara è stato professore di religione al Liceo T. Tasso e per tre anni insegnante di francese alla scuola media del Seminario arcivescovile. Poliglotta, ha sempre avuto una passione per lo studio delle lingue straniere, in particolare il tedesco. Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, delegato arcivescovile della Scuola Cattolica Diocesana e assistente spirituale della Fuci, guidava personalmente la formazione, con uno stile sobrio e semplice, come la sua vita, in cui pose al centro i più deboli.
Negli anni 60/70 è stato parroco della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nel centro storico, dove fondò la Pinacoteca Museo “Sala Scacco Vaccaro”, con materiale storico e artistico rinvenuto nella chiesa, nei locali attigui, in via Trotula De Ruggiero. Il suo amore per la storia e per l’arte si era così concretizzato con un museo che custodisce opere pittoriche, arredi sacri, oggetti di antiquariato,documenti storici. Tra i quadri, la splendida Madonna della Fiducia del pittore napoletano del 600 Andrea Vaccaro, un nome dato dallo stesso don Vincenzo, ed un quadro di Cristoforo Scacco,nato a Verona nel 1480, raffigurante la Madonna delle Grazie.

Agli inizi degli anni ’80 venne nominato Priore della chiesa di Santa Trofimena nella Santissima Annunziata Maggiore in Salerno. Nel 2008 ha lasciato la Chiesa dell’Annunziata, a 85 anni, dando un contributo determinante alla costituzione del Comitato per il restauro della Chiesa, guidato dal Cardinale Renato Raffaele Martino.

Si è impegnato per le missioni e le iniziative di solidarietà, come il sostegno per chi era precipitato nel dramma dell’alcooldipendenza, con riunioni periodiche nei locali dell’Annunziata.

Grande appassionato di letteratura e cultore della Divina Commedia, sapeva parlare a tutti i suoi parrocchiani, di ceti sociali e culture diversi. Anche la musica faceva parte dei suoi interessi. Aveva scritto degli Inni Sacri per la Chiesa della Madonna delle Grazie. E’ stato un grande oratore, capace d tenere omelie colte e appassionate, che coinvolgevano i fedeli. Uomo sensibile e intelligente, conoscitore profondo della storia della Chiesa, dei Vangeli e dei testi sacri, è stato anche scrittore brillante, autore di pubblicazioni e di tanti articoli sui giornali, un punto di riferimento per i giornalisti che lo intervistavano tutte le volte che avevano bisogno di ascoltare una voce autorevole della chiesa. Oggi sarebbe definito “un grande comunicatore”.Un sacerdote tradizionale, ma con lo spirito sempre giovane e indomito, che per decenni è stato il cuore del centro storico ed ha continuato a nella sua missione fino a che ne avuto la forza, celebrando Messa nella chiesa di Santa Croce a Torrione.