IPPOLITO Don Michele
Ordinazione Sacerdotale: 20 Marzo 1926
Deceduto il 17 Aprile 1981
NECROLOGIO
È spirato il 17 aprile 1981, venerdì santo, a Giffoní Vallepiana il primicerio Michele Esposito. Era nato a Gragnano (Napoli) il 28 gennaio 1902. Aveva compiuto gli studi umanistici nei Seminari di Salerno e di Montevergine, e quelli teologici nel Seminario Regionale di Posillipo.
Fu ordinato sacerdote il 20 marzo 1926 da S. E. Mons. Gregorio Grasso.
Per un anno fu Prefetto nel Seminario Arcivescovile di Salerno, indi per tre anni fu Cappellano delle Suore di Castel Giorgio, durante i quali aiutava i parroci della zona nel ministero pastorale. Nell’aprile del 1930 l’Arcivescovo Mons. Monterisi lo inviò Primicerio nella Parrocchia della SS. Annunziata, ex Ricettizia, in Mercato di Giffoni Vallepiana, che da secoli custodisce la venerata reliquia della Spina Santa della Corona di Gesù, donata a Giffoni dal Card. Leonardo De Rossi nativo di quella cittadina.
Quando l’attuale Arcivescovo Mons. Pollio fu trasferito da Otranto a Salerno egli così gli scriveva: « tutto il popolo di Dio, in questi giorni, nell’ansiosa attesa della sua venuta, ha supplicato Gesù, che per la Spina Santa, intrisa del suo Sangue preziosissimo, si degni circondarLa di una bella corona
di grazie e di gioie».
Resse la parrocchia della SS. Annunziata per ben 47 anni, cioè fino all’agosto del 1977, quando per limiti di età fu invitato dall’Arcivescovo a dare le dimissioni da Parroco, secondo quanto stabilisce il Decreto Conciliare «Christus Dominus» al N. 31 che recita: «I parroci sono vivamente pregati di volere essi stessio dietro invito del vescovo, rinunciare al loro incarico». E il Motu Proprio «Ecclesiae Sanctae» all’articolo 20 della Parte Prima dice: «tutti i parroci sono pregati di presentare spontaneamente la rinuncia alla carica al Vescovo non oltre i 75 anni compiuti». Lo stato di salute di Don Ippolito era per nulla florido ed egli in obbedienza al Concilio Vaticano II nel 1977 diede la rinuncia da Primicerio della parrocchia della SS. Annunziata in Giffoni Vallepiana.
Poiché egli desiderava ardentemente di avere almeno il titolo di Parroco di una piccola parrocchia e di poter ricevere il supplemento di congrua, Mons. Arcivescovo nello stesso anno 1977 lo nominò parroco della minuscola parrocchia di Terravecchia nello stesso Comune di Giffoni Vallepiana.
Le esequie si svolsero sabato santo, 18 aprile, in quella stessa chiesa dell’Annunziata dove egli per 47 anni aveva esercitato il ministero dell’Eucaristia e dei Sacramenti e aveva annunziata la Parola di Dio. Furono presiedute dal Vicario Generale, Mons. Italo D’Elia, in rappresentanza dell’Arcivescovo indisposto, e circondato da parecchi Sacerdoti.
Fu ordinato sacerdote il 20 marzo 1926 da S. E. Mons. Gregorio Grasso.
Per un anno fu Prefetto nel Seminario Arcivescovile di Salerno, indi per tre anni fu Cappellano delle Suore di Castel Giorgio, durante i quali aiutava i parroci della zona nel ministero pastorale. Nell’aprile del 1930 l’Arcivescovo Mons. Monterisi lo inviò Primicerio nella Parrocchia della SS. Annunziata, ex Ricettizia, in Mercato di Giffoni Vallepiana, che da secoli custodisce la venerata reliquia della Spina Santa della Corona di Gesù, donata a Giffoni dal Card. Leonardo De Rossi nativo di quella cittadina.
Quando l’attuale Arcivescovo Mons. Pollio fu trasferito da Otranto a Salerno egli così gli scriveva: « tutto il popolo di Dio, in questi giorni, nell’ansiosa attesa della sua venuta, ha supplicato Gesù, che per la Spina Santa, intrisa del suo Sangue preziosissimo, si degni circondarLa di una bella corona
di grazie e di gioie».
Resse la parrocchia della SS. Annunziata per ben 47 anni, cioè fino all’agosto del 1977, quando per limiti di età fu invitato dall’Arcivescovo a dare le dimissioni da Parroco, secondo quanto stabilisce il Decreto Conciliare «Christus Dominus» al N. 31 che recita: «I parroci sono vivamente pregati di volere essi stessio dietro invito del vescovo, rinunciare al loro incarico». E il Motu Proprio «Ecclesiae Sanctae» all’articolo 20 della Parte Prima dice: «tutti i parroci sono pregati di presentare spontaneamente la rinuncia alla carica al Vescovo non oltre i 75 anni compiuti». Lo stato di salute di Don Ippolito era per nulla florido ed egli in obbedienza al Concilio Vaticano II nel 1977 diede la rinuncia da Primicerio della parrocchia della SS. Annunziata in Giffoni Vallepiana.
Poiché egli desiderava ardentemente di avere almeno il titolo di Parroco di una piccola parrocchia e di poter ricevere il supplemento di congrua, Mons. Arcivescovo nello stesso anno 1977 lo nominò parroco della minuscola parrocchia di Terravecchia nello stesso Comune di Giffoni Vallepiana.
Le esequie si svolsero sabato santo, 18 aprile, in quella stessa chiesa dell’Annunziata dove egli per 47 anni aveva esercitato il ministero dell’Eucaristia e dei Sacramenti e aveva annunziata la Parola di Dio. Furono presiedute dal Vicario Generale, Mons. Italo D’Elia, in rappresentanza dell’Arcivescovo indisposto, e circondato da parecchi Sacerdoti.