BERGAMO Mons. Giuseppe
Ordinazione Sacerdotale: 16 Aprile 1927
Deceduto il 25 Settembre 1980
NECROLOGIO
Nella notte tra il 24 e il 25 settembre 1980 moriva serenamente nella sua abitazione privata nella città natale di Eboli mons. Giuseppe Bergamo.
Le esequie, presiedute da Mons. Arcivescovo si sono svolte nella chiesa collegiata di S. Maria della Pietà in Eboli, con la partecipazione di molti Sacerdoti e popolo.
Mons. Bergamo era nato ad Eboli il 3 febbraio 1903; alunno prima del Seminario arcivescovile, poi del Regionale di Posillipo, fu ordinato sacerdote il 16 aprile 1927. Si laureò in Teologia dogmatica al Seminario Maggiore Romano, in Diritto Canonico all’Ateneo dell’Arcidiocesi di Napoli, e più tardi conseguì anche la laurea in lettere alla Università di Napoli.
Il primo periodo del suo sacerdozio va dal 1927 al 1931, durante il quale: aiutò a curare la sistemazione dell’Archivio diocesano, fu Prefetto nel Seminario arcivescovile, Professore di religione nelle Scuole Statali; per due anni fu pure Segretario particolare ad interim di S. E. Mons. Nicola Monterisi, fino al ritorno a Salerno di Mons. Balducci rimasto a Chieti come Delegato arcivescovile. Nel 1930 fu nominato Canonico della Collegiata Curata di S. Maria della Pietà in Eboli. Fu in questo periodo che Mons. Bergamo curò la donazione da parte del Comune dell’ex monastero di S. Maria delle Grazie all’Istituto delle Figlie di Cristo Re che aprirono la prima casa in Italia, profughe dalla persecuzione religiosa in Spagna. L’ex monastero fu distrutto poi dalla seconda guerra mondiale, ed egli curò il restauro della Chiesa e iniziò le pratiche per la ricostruzione della Casa delle Figlie di Cristo Re.
Dal 1932 al 1948, ciò che forma il secondo periodo del suo sacerdozio, fu prima Economo curato indi Parroco di S. Tecla nel comune di Montecorvino Pugliano, dove costruì una bella e ampia casa canonica. Durante questo periodo resse in qualità di Vicario economo la vicina parrocchia di Condolizzoli, nello stesso Comune, per ben dieci anni.
Nel 1948 Mons. Arcivescovo S.E. Mons. Moscato lo chiamò a Salerno per dirigere l’Ufficio tecnico Diocesano, e fu nominato Canonico del Capitolo Metropolitano. Tenne l’Ufficio per ben 25 anni, fino al 1973, durante i quali curò il restauro di molte Chiese ed Opere danneggiate o distrutte dall’immane guerra.
Attese anche alla costruzione di nuove chiese nelle nuove costituite parrocchie. Erano note in questo campo la sua competenza, la sua e la sua indefessa opera. Mentre Mons. Bergamo era Direttore dell’Ufficio tecnico era altresì Parroco della Parrocchia del SS. Crocifisso in Salerno; riportò detta chiesa all’antico splendore romanico, e la dotò di mosaico riproducente un affresco del 1200 scoperto nella Cripta.
I restauri del Seminario, della Casa del Clero e di una parte dell’episcopio furono fatti sotto la sua sorveglianza e direzione coadiuvato dall’Ing. Stefano Santoro. Mentre era Parroco del Crocifisso egli continuò ad essere Canonico onorario del Capitolo Metropolitano. Non è da omettere quanto Mons. Bergamo fece per riottenere la grandiosa Chiesa di S. Benedetto, occupata dai militari, e che è la prima sede della parrocchia del Crocifisso. Purtroppo questa chiesa è sempre da oltre dieci anni sotto i restauri a cura della Soprintendenza ai Monumenti, e non ancora è stata restituita a Mons. Arcivescovo.
Mentre Mons. Bergamo dirigeva l’Ufficio tecnico fu insignito del Titolo di Prelato Domestico nell’ottobre 1961, e nel dicembre del 1966 per le benemerenze la Santa Sede gli concesse il Titolo
di Protonotario Apostolico ad instar.
Nel 1973 Mons. Arcivescovo esonerò Mons. Bergamo da Direttore dell’Ufficio Tecnico per motivi di salute; ed egli si ritirò ad Eboli, dove restò fino al giorno della sua chiamata al cielo.
Uomo di vasta cultura ha lasciato alcune opere scritte; si ricordano soltanto il volume «Chiese e Monasteri di Eboli» molto interessante per la storia religiosa della sua città; e i cinque volumi sulle ricostruzioni delle chiese nella città di Salerno e nel Comune, sui nuovi complessi parrocchiali, ecc., opera di oltre mille pagine utilissima per storia dell’ Arcidiocesi, anche se in essa Vi sono varie imprecisioni.
Con Mons. Bergamo scompare un’altra dotta e bella figura di Sacerdote.
Il Signore lo abbia presto nella gloria, ed a ciò non manchi la preghiera di quanti l’hanno conosciuto. Requiescant in pace.
Le esequie, presiedute da Mons. Arcivescovo si sono svolte nella chiesa collegiata di S. Maria della Pietà in Eboli, con la partecipazione di molti Sacerdoti e popolo.
Mons. Bergamo era nato ad Eboli il 3 febbraio 1903; alunno prima del Seminario arcivescovile, poi del Regionale di Posillipo, fu ordinato sacerdote il 16 aprile 1927. Si laureò in Teologia dogmatica al Seminario Maggiore Romano, in Diritto Canonico all’Ateneo dell’Arcidiocesi di Napoli, e più tardi conseguì anche la laurea in lettere alla Università di Napoli.
Il primo periodo del suo sacerdozio va dal 1927 al 1931, durante il quale: aiutò a curare la sistemazione dell’Archivio diocesano, fu Prefetto nel Seminario arcivescovile, Professore di religione nelle Scuole Statali; per due anni fu pure Segretario particolare ad interim di S. E. Mons. Nicola Monterisi, fino al ritorno a Salerno di Mons. Balducci rimasto a Chieti come Delegato arcivescovile. Nel 1930 fu nominato Canonico della Collegiata Curata di S. Maria della Pietà in Eboli. Fu in questo periodo che Mons. Bergamo curò la donazione da parte del Comune dell’ex monastero di S. Maria delle Grazie all’Istituto delle Figlie di Cristo Re che aprirono la prima casa in Italia, profughe dalla persecuzione religiosa in Spagna. L’ex monastero fu distrutto poi dalla seconda guerra mondiale, ed egli curò il restauro della Chiesa e iniziò le pratiche per la ricostruzione della Casa delle Figlie di Cristo Re.
Dal 1932 al 1948, ciò che forma il secondo periodo del suo sacerdozio, fu prima Economo curato indi Parroco di S. Tecla nel comune di Montecorvino Pugliano, dove costruì una bella e ampia casa canonica. Durante questo periodo resse in qualità di Vicario economo la vicina parrocchia di Condolizzoli, nello stesso Comune, per ben dieci anni.
Nel 1948 Mons. Arcivescovo S.E. Mons. Moscato lo chiamò a Salerno per dirigere l’Ufficio tecnico Diocesano, e fu nominato Canonico del Capitolo Metropolitano. Tenne l’Ufficio per ben 25 anni, fino al 1973, durante i quali curò il restauro di molte Chiese ed Opere danneggiate o distrutte dall’immane guerra.
Attese anche alla costruzione di nuove chiese nelle nuove costituite parrocchie. Erano note in questo campo la sua competenza, la sua e la sua indefessa opera. Mentre Mons. Bergamo era Direttore dell’Ufficio tecnico era altresì Parroco della Parrocchia del SS. Crocifisso in Salerno; riportò detta chiesa all’antico splendore romanico, e la dotò di mosaico riproducente un affresco del 1200 scoperto nella Cripta.
I restauri del Seminario, della Casa del Clero e di una parte dell’episcopio furono fatti sotto la sua sorveglianza e direzione coadiuvato dall’Ing. Stefano Santoro. Mentre era Parroco del Crocifisso egli continuò ad essere Canonico onorario del Capitolo Metropolitano. Non è da omettere quanto Mons. Bergamo fece per riottenere la grandiosa Chiesa di S. Benedetto, occupata dai militari, e che è la prima sede della parrocchia del Crocifisso. Purtroppo questa chiesa è sempre da oltre dieci anni sotto i restauri a cura della Soprintendenza ai Monumenti, e non ancora è stata restituita a Mons. Arcivescovo.
Mentre Mons. Bergamo dirigeva l’Ufficio tecnico fu insignito del Titolo di Prelato Domestico nell’ottobre 1961, e nel dicembre del 1966 per le benemerenze la Santa Sede gli concesse il Titolo
di Protonotario Apostolico ad instar.
Nel 1973 Mons. Arcivescovo esonerò Mons. Bergamo da Direttore dell’Ufficio Tecnico per motivi di salute; ed egli si ritirò ad Eboli, dove restò fino al giorno della sua chiamata al cielo.
Uomo di vasta cultura ha lasciato alcune opere scritte; si ricordano soltanto il volume «Chiese e Monasteri di Eboli» molto interessante per la storia religiosa della sua città; e i cinque volumi sulle ricostruzioni delle chiese nella città di Salerno e nel Comune, sui nuovi complessi parrocchiali, ecc., opera di oltre mille pagine utilissima per storia dell’ Arcidiocesi, anche se in essa Vi sono varie imprecisioni.
Con Mons. Bergamo scompare un’altra dotta e bella figura di Sacerdote.
Il Signore lo abbia presto nella gloria, ed a ciò non manchi la preghiera di quanti l’hanno conosciuto. Requiescant in pace.