P153 – Parrocchia S. Agata Vergine e Martire (S. Agata Irpina di Solofra)
Forania di: Montoro – Solofra
Numero di anime:  2200
Indirizzo:  Piazza Ugo De Maio – 83020 S. Agata Irpina di Solofra (AV)
Telefono: 0825 532112
Parroco: D’ANGELO Don Virgilio (dal 1 Settembre 2015)
Vicario Parrocchiale: RIMAURO Don Francesco (dal 18 Settembre 2023)
ORARI MESSE
Feriali:  *18.30 (19.00 Giu-Set): SANT’ANDREA (mart/giov) | *18.30 (19.00 Giu-Set): SANT’AGATA (lun/merc/ven)
Prefestive:  *18.00 (18.30 Giu-Set): S. ANDREA | *19.00 (19.30 Giu-Set): S. AGATA
Domenica e Festivi:  8.30: S. AGATA | 10.30: S. ANDREA | 11.30 (19.30 Giu-Set): S. AGATA
CORSI DI CRESIMA E MATRIMONIO
EVENTI PARROCCHIALI
Al momento non sono segnalati eventi Parrocchiali
ACCOLITI
Orvieto Alberto
MINISTRI STRAORDINARI COMUNIONE
De Maio Carmela
Mongiello Maria Emanuela
Parrella Rocco
Tammaro Alessandro Rosario
STORICO DEI PARROCI E SACERDOTI
Vicario Parrocchiale: COPPOLA Don Patrizio (dal 1 Settembre 2013 e non più in questo incarico)
STORICO DEGLI EVENTI PARROCCHIALI
Veglia di Pentecoste dal tema “Abbiamo visto l’Amore vincere”
Venerdi 18 Maggio 2018 ore 20:00 – Centro Asi di Solofra
Venerdì 18 maggio alle ore 20.00 si tiene la Veglia di Pentecoste dal tema “Abbiamo visto l’Amore vincere” presso i Centro Asi di Solofra organizzata dalla Forania di Montoro-Solofra in collaborazione con il Servizio di Pastorale Giovanile e Vocazionale.
Prima e dopo la Veglia sarà possibile consegnare o ritirare i moduli per la partecipazione alla Gmg di Roma che si terrà dal 6 al 12 agosto 2018.

Di seguit…(altro).

Venerdì 18 maggio alle ore 20.00 si tiene la Veglia di Pentecoste dal tema “Abbiamo visto l’Amore vincere” presso i Centro Asi di Solofra organizzata dalla Forania di Montoro-Solofra in collaborazione con il Servizio di Pastorale Giovanile e Vocazionale.
Prima e dopo la Veglia sarà possibile consegnare o ritirare i moduli per la partecipazione alla Gmg di Roma che si terrà dal 6 al 12 agosto 2018.

Di seguito il testo della veglia

VEGLIA DI PENTECOSTE
ABBIAMO VISTO L’AMORE VINCERE

La sala tutta al buio, si sentono rumori del vento ad un certo punto viene proiettato un fuoco sullo schermo, si accendono lievi luci e una voce proclama:

L1: Dagli Atti degli Apostoli (2, 1-4)
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi.

G: La Solennità di Pentecoste ha come centro il dono dello Spirito di Dio, che continua ad animare e guidare la vita dei credenti e della Chiesa intera. Come il vento della natura avvolge con la sua forza ogni cosa e spinge verso una determinata direzione, così il Vento di Dio, vuole avvolgere con la sua energia la nostra Chiesa e spingerla a proclamare il Vangelo della vita, della misericordia e della pace. Lo Spirito Santo è dunque riversato nei nostri cuori attraverso i Sacramenti e la nostra esplicita volontà di riceverlo tramite la preghiera d’invocazione e ci dona la sua grazia santificante. È Lui che ci spinge al ravvedimento, al pentimento dalle nostre azioni e alla conversione. È Lui che stabilisce il nostro rapporto intimo con Dio. È lui che rende possibile nella nostra esistenza quanto Dio ci affida e che sembra impossibile alle nostre forze.

Canto:

Sac. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo
A: Amen
Sac. Pace a voi.
A: E con il tuo spirito

sac: Ci ritroviamo insieme, questa sera, per rivivere la promessa e il mandato che Gesù ha affidato agli apostoli, e oggi a noi, prima di ritornare al Padre. Veniamo da comunità diverse, facciamo anche parte di gruppi, movimenti e associazioni diversi, ma siamo l’unica Chiesa alla quale il Risorto continua a mandare il dono dello Spirito Santo che, in questa veglia di Pentecoste, vogliamo invocare per noi e per tutti. Aiutati dalla Parola di Dio, faremo memoria della storia della salvezza, contemplando il mistero di quelle notti attraverso le quali Dio l’ha realizzata portandola a compimento con l’evento della Pentecoste.

Qualche istante di silenzio dove tutti pregano

Preghiamo
O Dio, creatore e Padre, infondi in noi il tuo alito di vita: lo Spirito che si librava sugli abissi delle origini torni a spirare nelle nostre menti e nei nostri cuori, come spirerà alla fine dei tempi per ridestare i nostri corpi alla vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. A. Amen.

… PERCHÉ ABBIAMO UDITO LE SUE PAROLE…

Guida: È notte, l’immensa notte delle origini e non esiste altro che l’amore di Dio Creatore; Dio separava l’acqua dall’asciutto e come un deserto preparava la terra
dove prendere dimora.

L2: Dal libro della Genesi (1, 1. 2,5-9.15)
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo e faceva salire dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo; allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

Guida: recitiamo il Salmo 8 alternandoci maschi e femmine

M: O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

F: Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l’uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?

M: Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;

F: tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

Canto:
Breve pausa di silenzio.

Guida: È notte, la chiara notte di Betlemme e non esiste altro che il Figlio; il Verbo di Dio si fa carne e venne ad abitare in mezzo a noi e la terra ha contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.

L3: Dal Vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Insieme: Sii benedetto, Padre,
nel tuo infinito amore ci hai dato l’unigenito tuo Figlio
fattosi carne per opera dello Spirito nel seno della Vergine Maria.
Egli si è fatto nostro compagno di viaggio, e ha dato nuovo significato alla storia,
che è un cammino fatto insieme nel travaglio e nella sofferenza,
nella fedeltà e nell’amore, verso quei nuovi cieli e quella nuova terra
in cui tu, vinta la morte, sarai tutto in tutti.
Fa soffiare il tuo Spirito su di noi
e fa che ancora oggi Egli si incarni nelle nostre esistenze
e possiamo riconoscerlo come Signore della nostra vita.

Canto:

Breve pausa di silenzio.

Guida: È notte, la santa notte che s’illumina, e non esiste altro che il Cristo, l’uomo nuovo: Dio lo strappava dal laccio della morte e conduceva a nuova esistenza la terra in cui Cristo era disceso.

L4: Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Canto:

Breve pausa di silenzio.

Guida: È notte! Il giorno della Pentecoste stava per finire e anche noi ci troviamo tutti insieme nello stesso luogo per attendere la forza dall’alto, il fuoco dello Spirito che riscalda i cuori, rinsalda i passi, suggerisce le parole, donandoci il coraggio della testimonianza per dire a tutti che “del Signore è la terra e quanto contiene”.

L5: Dagli Atti degli Apostoli
Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l’un l’altro: «Che significa questo?». Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto». Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:
Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno. Farò prodigi in alto nel cielo e segni in basso sulla terra, sangue, fuoco e nuvole di fumo. Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e splendido. Allora chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.

In piedi
Sac. Preghiamo. O Dio, che oggi porti a compimento il mistero pasquale del tuo Figlio, effondi lo Spirito Santo sulla Chiesa, perché sia una Pentecoste vivente fino agli estremi confini della terra, e tutte le genti giungano a credere, ad amare e a sperare. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

Canto:

… PERCHÉ ABBIAM VEDUTO VITE CAMBIARE…

Testimonianza/Riflessione

Canto:

MEMORIA DEL BATTESIMO

Guida: Oggi lo Spirito Santo, il dono del Risorto ci ha convocati per fare di noi le pietre vive della Chiesa. Dalla diversità Egli sa trarre l’unità, dalle diverse lingue trae l’unico linguaggio della fede. Oggi celebriamo il frutto del Mistero pasquale: lo Spirito di Dio scende sugli apostoli e li manda ad annunciare il Vangelo a tutti i popoli, perché a tutti sia manifestata l’opera di Dio.
Ora, rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del suo Figlio per risorgere con lui alla vita nuova. In seguito, durante il canto della nostra fede, saremo aspersi con l’acqua benedetta e segnandoci con il segno della croce rinnoveremo la nostra volontà a voler essere testimoni di Dio nel mondo. Nello stesso tempo ci verrà consegnato uno dei doni dello Spirito che ci impegneremo a far fruttificare nella nostra vita.

Sac: Carissimi fratelli e sorelle, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora, così come abbiamo fatto la notte di Pasqua, rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio come suoi veri figli.

Sac: Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
A: Credo

Sac: Credete in Gesù Cristo suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
A: Credo

Sac: Credete nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
A: Credo

T: Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Canto:

Sac: Fratelli carissimi, preghiamo il Signore Dio nostro, perché rinnovi il dono dello Spirito Santo. Egli confermi in tutti noi l’impegno a servire la Chiesa con rinnovato ardore.

Cantiamo insieme: Vieni Santo Spirito, vieni Dio d’amore, vieni Dio di gioia, scendi su di me.

Vieni Santo Spirito e dona a tutti i credenti in Cristo il tuo Spirito di Sapienza perché, nel nostro pellegrinaggio terreno, possiamo essere meno legati alle cose di questo mondo e guardare con gratitudine ai dono che ci fai in ogni istante della nostra vita.

Vieni Santo Spirito e dona al nostro papa Francesco, al nostro vescovo Luigi, ai nostri sacerdoti e a tutti i ministri del Vangelo il tuo Spirito di Intelletto, perché possano guidare con la luce della verità ogni uomo verso la realizzazione piena della propria vocazione, perché possano essere veri esempi della tua presenza tra noi, nel resistere alle tentazioni che possono portare allo scandalo ed essere pronti ad affrontare le persecuzioni del mondo contemporaneo .
Vieni Santo Spirito e dona a coloro che governano e a quanti di noi hanno un ruolo di responsabilità il tuo Spirito di Consiglio, perché possano promuovere sempre il rispetto della dignità di ogni uomo privilegiando prima di ogni cosa il bene comune.

Vieni Santo Spirito e dona a coloro che sono provati dalla sofferenza e dal dolore il tuo Spirito di Fortezza perché, abbracciando la croce, possano superare con coraggio ogni ostacolo e trovare in Cristo risorto la sorgente della salvezza con la consapevolezza che nessun dolore è più forte dell’amore che Dio riversa nel nostro cuore..

Vieni Santo Spirito e dona ai giovani e in modo particolare a quanti qui presenti riceveranno il sacramento della Cresima il tuo Spirito di Scienza, perché possano conoscerti e farti conoscere meglio, crescere nell’amicizia con te ed essere “sale della terra e luce del mondo” in una società che sempre di più vuole privarli della bellezza di sperimentare il tuo amore, la tua amicizia, la tua grazia, vera rivoluzione nella vita dell’uomo.

Vieni Santo Spirito e dona a quanti non credono e sono lontani dalla tua casa il tuo Spirito di Pietà, perché possano conoscere e gustare le primizie della tua misericordia, sperimentando così la tua paternità.

Vieni Santo Spirito e dona alla nostra Chiesa locale lo Spirito del tuo santo Timore, perché possa amarti senza limiti, servirti nella liturgia di lode, annunciarti ai vicini e ai lontani ed essere vincolo di comunione e di unità.

Sac. Fratelli carissimi, il Signore ci ha donato il suo Spirito. Animati dalla fiducia e dalla libertà di chi si sente amato dal Padre, preghiamo insieme con la preghiera che Gesù ci ha insegnato.

Padre nostro…

Sac. Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in concorde preghiera in questa santa veglia a compimento della Pasqua perenne; scenda sempre su di essa il tuo Spirito, perché illumini la mente dei fedeli e tutti i rinati nel Battesimo siano nel mondo testimoni e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T: Amen.

Sac: E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
T: Amen.

Veglia di Pentecoste dal tema
Da Martedi 1 Maggio a Venerdi 18 Maggio 2018 – Centro Asi di Solofra
Venerdì 18 maggio alle ore 20.00 si tiene la Veglia di Pentecoste dal tema “Abbiamo visto l’Amore vincere” presso i Centro Asi di Solofra organizzata dalla Forania di Montoro-Solofra in collaborazione con il Servizio di Pastorale Giovanile e Vocazionale.
Prima e dopo la Veglia sarà possibile consegnare o ritirare i moduli per la partecipazione alla Gmg di Roma che si terrà dal 6 al 12 agosto 2018.

Di seguit…(altro).

Venerdì 18 maggio alle ore 20.00 si tiene la Veglia di Pentecoste dal tema “Abbiamo visto l’Amore vincere” presso i Centro Asi di Solofra organizzata dalla Forania di Montoro-Solofra in collaborazione con il Servizio di Pastorale Giovanile e Vocazionale.
Prima e dopo la Veglia sarà possibile consegnare o ritirare i moduli per la partecipazione alla Gmg di Roma che si terrà dal 6 al 12 agosto 2018.

Di seguito il testo della veglia

VEGLIA DI PENTECOSTE
ABBIAMO VISTO L’AMORE VINCERE

La sala tutta al buio, si sentono rumori del vento ad un certo punto viene proiettato un fuoco sullo schermo, si accendono lievi luci e una voce proclama:

L1: Dagli Atti degli Apostoli (2, 1-4)
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi.

G: La Solennità di Pentecoste ha come centro il dono dello Spirito di Dio, che continua ad animare e guidare la vita dei credenti e della Chiesa intera. Come il vento della natura avvolge con la sua forza ogni cosa e spinge verso una determinata direzione, così il Vento di Dio, vuole avvolgere con la sua energia la nostra Chiesa e spingerla a proclamare il Vangelo della vita, della misericordia e della pace. Lo Spirito Santo è dunque riversato nei nostri cuori attraverso i Sacramenti e la nostra esplicita volontà di riceverlo tramite la preghiera d’invocazione e ci dona la sua grazia santificante. È Lui che ci spinge al ravvedimento, al pentimento dalle nostre azioni e alla conversione. È Lui che stabilisce il nostro rapporto intimo con Dio. È lui che rende possibile nella nostra esistenza quanto Dio ci affida e che sembra impossibile alle nostre forze.

Canto:

Sac. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo
A: Amen
Sac. Pace a voi.
A: E con il tuo spirito

sac: Ci ritroviamo insieme, questa sera, per rivivere la promessa e il mandato che Gesù ha affidato agli apostoli, e oggi a noi, prima di ritornare al Padre. Veniamo da comunità diverse, facciamo anche parte di gruppi, movimenti e associazioni diversi, ma siamo l’unica Chiesa alla quale il Risorto continua a mandare il dono dello Spirito Santo che, in questa veglia di Pentecoste, vogliamo invocare per noi e per tutti. Aiutati dalla Parola di Dio, faremo memoria della storia della salvezza, contemplando il mistero di quelle notti attraverso le quali Dio l’ha realizzata portandola a compimento con l’evento della Pentecoste.

Qualche istante di silenzio dove tutti pregano

Preghiamo
O Dio, creatore e Padre, infondi in noi il tuo alito di vita: lo Spirito che si librava sugli abissi delle origini torni a spirare nelle nostre menti e nei nostri cuori, come spirerà alla fine dei tempi per ridestare i nostri corpi alla vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. A. Amen.

… PERCHÉ ABBIAMO UDITO LE SUE PAROLE…

Guida: È notte, l’immensa notte delle origini e non esiste altro che l’amore di Dio Creatore; Dio separava l’acqua dall’asciutto e come un deserto preparava la terra
dove prendere dimora.

L2: Dal libro della Genesi (1, 1. 2,5-9.15)
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo e faceva salire dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo; allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

Guida: recitiamo il Salmo 8 alternandoci maschi e femmine

M: O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

F: Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l’uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?

M: Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;

F: tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

Canto:
Breve pausa di silenzio.

Guida: È notte, la chiara notte di Betlemme e non esiste altro che il Figlio; il Verbo di Dio si fa carne e venne ad abitare in mezzo a noi e la terra ha contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.

L3: Dal Vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Insieme: Sii benedetto, Padre,
nel tuo infinito amore ci hai dato l’unigenito tuo Figlio
fattosi carne per opera dello Spirito nel seno della Vergine Maria.
Egli si è fatto nostro compagno di viaggio, e ha dato nuovo significato alla storia,
che è un cammino fatto insieme nel travaglio e nella sofferenza,
nella fedeltà e nell’amore, verso quei nuovi cieli e quella nuova terra
in cui tu, vinta la morte, sarai tutto in tutti.
Fa soffiare il tuo Spirito su di noi
e fa che ancora oggi Egli si incarni nelle nostre esistenze
e possiamo riconoscerlo come Signore della nostra vita.

Canto:

Breve pausa di silenzio.

Guida: È notte, la santa notte che s’illumina, e non esiste altro che il Cristo, l’uomo nuovo: Dio lo strappava dal laccio della morte e conduceva a nuova esistenza la terra in cui Cristo era disceso.

L4: Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Canto:

Breve pausa di silenzio.

Guida: È notte! Il giorno della Pentecoste stava per finire e anche noi ci troviamo tutti insieme nello stesso luogo per attendere la forza dall’alto, il fuoco dello Spirito che riscalda i cuori, rinsalda i passi, suggerisce le parole, donandoci il coraggio della testimonianza per dire a tutti che “del Signore è la terra e quanto contiene”.

L5: Dagli Atti degli Apostoli
Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l’un l’altro: «Che significa questo?». Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto». Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:
Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno. Farò prodigi in alto nel cielo e segni in basso sulla terra, sangue, fuoco e nuvole di fumo. Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e splendido. Allora chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.

In piedi
Sac. Preghiamo. O Dio, che oggi porti a compimento il mistero pasquale del tuo Figlio, effondi lo Spirito Santo sulla Chiesa, perché sia una Pentecoste vivente fino agli estremi confini della terra, e tutte le genti giungano a credere, ad amare e a sperare. Per Cristo nostro Signore. A: Amen.

Canto:

… PERCHÉ ABBIAM VEDUTO VITE CAMBIARE…

Testimonianza/Riflessione

Canto:

MEMORIA DEL BATTESIMO

Guida: Oggi lo Spirito Santo, il dono del Risorto ci ha convocati per fare di noi le pietre vive della Chiesa. Dalla diversità Egli sa trarre l’unità, dalle diverse lingue trae l’unico linguaggio della fede. Oggi celebriamo il frutto del Mistero pasquale: lo Spirito di Dio scende sugli apostoli e li manda ad annunciare il Vangelo a tutti i popoli, perché a tutti sia manifestata l’opera di Dio.
Ora, rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo per mezzo del quale siamo stati immersi nella morte redentrice del suo Figlio per risorgere con lui alla vita nuova. In seguito, durante il canto della nostra fede, saremo aspersi con l’acqua benedetta e segnandoci con il segno della croce rinnoveremo la nostra volontà a voler essere testimoni di Dio nel mondo. Nello stesso tempo ci verrà consegnato uno dei doni dello Spirito che ci impegneremo a far fruttificare nella nostra vita.

Sac: Carissimi fratelli e sorelle, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora, così come abbiamo fatto la notte di Pasqua, rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio come suoi veri figli.

Sac: Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
A: Credo

Sac: Credete in Gesù Cristo suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
A: Credo

Sac: Credete nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
A: Credo

T: Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Canto:

Sac: Fratelli carissimi, preghiamo il Signore Dio nostro, perché rinnovi il dono dello Spirito Santo. Egli confermi in tutti noi l’impegno a servire la Chiesa con rinnovato ardore.

Cantiamo insieme: Vieni Santo Spirito, vieni Dio d’amore, vieni Dio di gioia, scendi su di me.

Vieni Santo Spirito e dona a tutti i credenti in Cristo il tuo Spirito di Sapienza perché, nel nostro pellegrinaggio terreno, possiamo essere meno legati alle cose di questo mondo e guardare con gratitudine ai dono che ci fai in ogni istante della nostra vita.

Vieni Santo Spirito e dona al nostro papa Francesco, al nostro vescovo Luigi, ai nostri sacerdoti e a tutti i ministri del Vangelo il tuo Spirito di Intelletto, perché possano guidare con la luce della verità ogni uomo verso la realizzazione piena della propria vocazione, perché possano essere veri esempi della tua presenza tra noi, nel resistere alle tentazioni che possono portare allo scandalo ed essere pronti ad affrontare le persecuzioni del mondo contemporaneo .
Vieni Santo Spirito e dona a coloro che governano e a quanti di noi hanno un ruolo di responsabilità il tuo Spirito di Consiglio, perché possano promuovere sempre il rispetto della dignità di ogni uomo privilegiando prima di ogni cosa il bene comune.

Vieni Santo Spirito e dona a coloro che sono provati dalla sofferenza e dal dolore il tuo Spirito di Fortezza perché, abbracciando la croce, possano superare con coraggio ogni ostacolo e trovare in Cristo risorto la sorgente della salvezza con la consapevolezza che nessun dolore è più forte dell’amore che Dio riversa nel nostro cuore..

Vieni Santo Spirito e dona ai giovani e in modo particolare a quanti qui presenti riceveranno il sacramento della Cresima il tuo Spirito di Scienza, perché possano conoscerti e farti conoscere meglio, crescere nell’amicizia con te ed essere “sale della terra e luce del mondo” in una società che sempre di più vuole privarli della bellezza di sperimentare il tuo amore, la tua amicizia, la tua grazia, vera rivoluzione nella vita dell’uomo.

Vieni Santo Spirito e dona a quanti non credono e sono lontani dalla tua casa il tuo Spirito di Pietà, perché possano conoscere e gustare le primizie della tua misericordia, sperimentando così la tua paternità.

Vieni Santo Spirito e dona alla nostra Chiesa locale lo Spirito del tuo santo Timore, perché possa amarti senza limiti, servirti nella liturgia di lode, annunciarti ai vicini e ai lontani ed essere vincolo di comunione e di unità.

Sac. Fratelli carissimi, il Signore ci ha donato il suo Spirito. Animati dalla fiducia e dalla libertà di chi si sente amato dal Padre, preghiamo insieme con la preghiera che Gesù ci ha insegnato.

Padre nostro…

Sac. Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in concorde preghiera in questa santa veglia a compimento della Pasqua perenne; scenda sempre su di essa il tuo Spirito, perché illumini la mente dei fedeli e tutti i rinati nel Battesimo siano nel mondo testimoni e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T: Amen.

Sac: E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio † e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
T: Amen.