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12 Dic
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Ufficio Migrantes – Progetto pilota di ospitalità

Nella nostra Diocesi da pochi giorni è iniziata l’esperienza dei Corridoi Umanitari che sono il frutto di una collaborazione ecumenica fra cristiani cattolici e protestanti: Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche, Chiese valdesi e metodiste hanno scelto di unire le loro forze per un progetto di alto profilo umanitario.

Si tratta di un progetto-pilota di ospitalità, che a Salerno si è potuto avviare grazie all’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno attraverso l’ufficio Migrantes in collaborazione con l’Associazione Eugenio Rossetto Onlus di Cava De’ Tirreni (Sa); l’Associazione Pietre Vive di Cava De’ Tirreni (Sa) e l’Associazione Rete Radié Resch Salerno, e grazie ai Frati Minori della Provincia Salernitana-Lucana della Immacolata Concezione che hanno messo a disposizione i locali del convento San Lorenzo.

Questa esperienza permette di ospitare presso il convento San Lorenzo, famiglia di profughi siriani, fuggita a causa della guerra, originaria di Homs, è composta da 7 persone: 2 giovani coniugi e 5 bambini, che saranno seguiti ed accompagnati nel loro percorso di integrazione nella nostra città.

Questa esperienza dimostra la grande solidarietà dimostrata dalle persone che vivono nel territorio dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno.

 

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12 Dic
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CMD – Preghiera per la Pace

 

Mercoledì 14 dicembre alle ore 20.00 presso la Chiesa Evangelica della Riconciliazione, Via Federico Wenner, 77, Fratte, Salerno, il Centro Missionario Diocesano, insieme ai Padri Missionari Saveriani e ai rappresentanti di altre chiese, partecipa alla preghiera ecumenica per la pace dal titolo Pace e Società con lo scopo di promuovere la conoscenza reciproca e il dialogo tra le religioni, nell’orizzonte della pace.

 

Si allega il calendario dei prossimi appuntamenti 2016/17.doc

 

 

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12 Dic
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CDAL – Festa Natalizia presso la Casa Circondariale

Giovedì 15 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso la Casa Circondariale di Fuorni (Salerno) la Consulta per le Aggregazioni Laicali organizza la consueta festa Natalizia per i figli dei detenuti, durante la quale saranno consegnati dei doni.

In allegato la lettera indirizzata ai Responsabili e agli Assistenti delle Aggregazioni Laicali:

Consulta diocesana delle aggregazioni laicali.docx

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05 Dic
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Omaggio Floreale all’Immacolata in Piazza della Concordia

 

Come oramai da Tradizione anche quest’anno l’8 Dicembre alle ore 17.00 l’Arcivescovo presiederà un momento di preghiera in Piazza della Concordia con l’Omaggio floreale all’Immacolata.

Tutte le Comunità Parrocchiali della città sono chiamate a partecipare insieme ai loro Parroci.

Tale omaggio floreale a Maria vorrà esprimere la vera devozione a lei, Madre di Misericordia e di Pace,
ma anche l’unità di una Città che trova in Maria la sua Protettrice.

Dopo questo momento di preghiera le varie Comunità parrocchiali torneranno nella proprie parrocchie per le Messe vespertine.

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05 Dic
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Incontro di Formazione e Spiritualità

 

L’Ufficio per la pastorale sanitaria e l’Ufficio liturgico hanno fissato per il giorno 09 dicembre p.v., dalle ore 16.00 alle 19.00 presso la Colonia San Giuseppe in Salerno, un incontro di formazione e spiritualità in preparazione al Santo Natale. Tale iniziativa si rivolge in modo particolare a tutti i Ministri straordinari della Comunione, nonché ai Lettori ed Accoliti istituiti e ad ogni operatore pastorale.
Per ulteriori informazioni si possono contattare i suddetti Uffici ai rispettivi indirizzi e-mail:

pastoralesanitaria@diocesisalerno.it
ufficioliturgicosalerno@gmail.com

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28 Nov
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Catechesi di Avvento “La fede incontra l’arte moderna”

locandinaL’Ufficio per l’Evangelizzazione, la Catechesi e il servizio al Catecumenato offre alle parrocchie un incontro di catechesi da titolo “Avvento: tempo di attesa. La fede incontra l’arte moderna”.

 

Una meditazione sull’Avvento attraverso il linguaggio simbolico dell’arte moderna e contemporanea  per le parrocchie e le scuole.

Un linguaggio multimediale adatto  a giovani e adulti sia per i praticanti sia  per chi si è allontanato ma nel cuore ha la nostalgia di Gesù, per chi è in ricerca sincera, per chi si pone domande e per chi ha desiderio di “un di più”.
Attraverso l linguaggio simbolico dell’arte moderna e contemporanea si vuole veicolare i ml messaggio di sempre: per noi è nato un Salvatore.

 

Le parrocchie interessate possono rivolgersi direttamente a Don Salvatore Castello: salcast57@gmail.com.

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26 Nov
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“L’Amore si è fatto Carne” lettera per Natale di S.E. Mons. Luigi Moretti

 

S.E. Mons. Luigi Moretti ha indirizzato ai fedeli dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno la tradizionale lettera augurale per il Santo Natale. In questo Tempo di Avvento diventi per ciascuno occasione di riflessione sul senso profondo di quanto ci apprestiamo a celebrare nell’imminente Gioia del Natale.

 

Si allega.

 

lettera-per-il-santo-natale-2016

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25 Nov
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Corso per i nuovi “Ministri Straordinari della Comunione”

Le schede per la presentazione dei nuovi ministri straordinari della Comunione dovranno essere consegnate presso l’Ufficio liturgico nei giorni 02 e 05 dicembre 2016 dalle 09.30 alle 12.30.
Per ogni ministro straordinario della Comunione che si presenta devono essere compilati il Modulo A e il Modulo B; alla consegna della schede dovrà essere versata la quota singola di partecipazione al percorso di formazione pari ad Euro 80,00 (comprende il materiale per il corso, una copia del Rito e la stampa del tesserino) e due foto formato tessera per ciascun candidato.
Il primo incontro del percorso di formazione si terrà il 09 dicembre 2016 alle ore 16.00 presso la Colonia San Giuseppe in Salerno  e sarà un incontro di formazione e spiritualità in preparazione al Santo Natale rivolto anche a tutti i Ministri straordinari della Comunione già istituiti, nonché ai Lettori ed Accoliti istituiti e ad ogni operatore pastorale.


Per ulteriori informazioni si possono contattare i suddetti Uffici ai rispettivi indirizzi e-mail:

pastoralesanitaria@diocesisalerno.it
ufficioliturgicosalerno@gmail.com

Don Vincenzo Pierri
Direttore Ufficio Liturgico

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25 Nov
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Concerto di Natale del Coro della Diocesi di Salerno

 

Giunto oramai alla Quarta Edizione, il Tradizionale Concerto di Natale del Coro della Diocesi di Salerno, si svolgerà Sabato 17 Dicembre 2016 alle ore 20,30 nella Cattedrale di Salerno. Due le novità di questa Edizione. La presenza dell’Orchestra Sinfonica del Liceo Musicale Alfano I e la partecipazione straordinaria di Giovanni Proietti Modi, Solista Tenore del Coro della Diocesi di Roma.

in allegato la brochure.pdf dell’evento.

 

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24 Nov
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Ad resurgendum cum Christo

Di seguito il testo completo del documento della Santa Sede circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione


CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

Istruzione Ad resurgendum cum Christo
circa la sepoltura dei defunti
e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione

1. Per risuscitare con Cristo, bisogna morire con Cristo, bisogna «andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore» (2 Cor5,8). Con l’Istruzione Piam et constantem del 5 luglio 1963, l’allora Sant’Uffizio ha stabilito che «sia fedelmente mantenuta la consuetudine di seppellire i cadaveri dei fedeli», aggiungendo però che la cremazione non è «di per sé contraria alla religione cristiana» e che non siano più negati i sacramenti e le esequie a coloro che abbiano chiesto di farsi cremare, a condizione che tale scelta non sia voluta «come negazione dei dogmi cristiani, o con animo settario, o per odio contro la religione cattolica e la Chiesa».[1] Questo cambiamento della disciplina ecclesiastica è stato poi recepito nel Codice di Diritto Canonico (1983) e nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali (1990).

Nel frattempo la prassi della cremazione si è notevolmente diffusa in non poche Nazioni, ma nel contempo si sono diffuse anche nuove idee in contrasto con la fede della Chiesa. Dopo avere opportunamente sentito la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e numerose Conferenze Episcopali e Sinodi dei Vescovi delle Chiese Orientali, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha ritenuto opportuno la pubblicazione di una nuova Istruzione, allo scopo di ribadire le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi e di emanare norme per quanto riguarda la conservazione delle ceneri nel caso della cremazione.

2. La risurrezione di Gesù è la verità culminante della fede cristiana, predicata come parte essenziale del Mistero pasquale fin dalle origini del cristianesimo: «Vi ho trasmesso quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici» (1 Cor 15,3–5).

Mediante la sua morte e risurrezione, Cristo ci ha liberato dal peccato e ci ha dato accesso a una nuova vita: «Come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,4). Inoltre, il Cristo risorto è principio e sorgente della nostra risurrezione futura: «Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti…; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo» (1 Cor 15,20–22).

Se è vero che Cristo ci risusciterà nell’ultimo giorno, è anche vero che, per un certo aspetto, siamo già risuscitati con Cristo. Con il Battesimo, infatti, siamo immersi nella morte e risurrezione di Cristo e sacramentalmente assimilati a lui: «Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel Battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti» (Col 2,12). Uniti a Cristo mediante il Battesimo, partecipiamo già realmente alla vita di Cristo risorto (cf.Ef 2,6).

Grazie a Cristo, la morte cristiana ha un significato positivo. La liturgia della Chiesa prega: «Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo».[2] Con la morte, l’anima viene separata dal corpo, ma nella risurrezione Dio tornerà a dare la vita incorruttibile al nostro corpo trasformato, riunendolo alla nostra anima. Anche ai nostri giorni la Chiesa è chiamata ad annunciare la fede nella risurrezione: «La risurrezione dei morti è la fede dei cristiani: credendo in essa siamo tali».[3]

3. Seguendo l’antichissima tradizione cristiana, la Chiesa raccomanda insistentemente che i corpi dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in altro luogo sacro.[4]

Nel ricordo della morte, sepoltura e risurrezione del Signore, mistero alla luce del quale si manifesta il senso cristiano della morte,[5]l’inumazione è innanzitutto la forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella risurrezione corporale.[6]

La Chiesa, che come Madre ha accompagnato il cristiano durante il suo pellegrinaggio terreno, offre al Padre, in Cristo, il figlio della sua grazia e ne consegna alla terra le spoglie mortali nella speranza che risusciterà nella gloria.[7]

Seppellendo i corpi dei fedeli defunti, la Chiesa conferma la fede nella risurrezione della carne,[8] e intende mettere in rilievo l’alta dignità del corpo umano come parte integrante della persona della quale il corpo condivide la storia.[9] Non può permettere, quindi, atteggiamenti e riti che coinvolgono concezioni errate della morte, ritenuta sia come l’annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre natura o con l’universo, sia come una tappa nel processo della re–incarnazione, sia come la liberazione definitiva della “prigione” del corpo.

Inoltre, la sepoltura nei cimiteri o in altri luoghi sacri risponde adeguatamente alla pietà e al rispetto dovuti ai corpi dei fedeli defunti, che mediante il Battesimo sono diventati tempio dello Spirito Santo e dei quali, «come di strumenti e di vasi, si è santamente servito lo Spirito per compiere tante opere buone».[10]

Il giusto Tobia viene lodato per i meriti acquisiti davanti a Dio per aver seppellito i morti,[11] e la Chiesa considera la sepoltura dei morti come un’opera di misericordia corporale.[12]

Infine, la sepoltura dei corpi dei fedeli defunti nei cimiteri o in altri luoghi sacri favorisce il ricordo e la preghiera per i defunti da parte dei familiari e di tutta la comunità cristiana, nonché la venerazione dei martiri e dei santi.

Mediante la sepoltura dei corpi nei cimiteri, nelle chiese o nelle aree ad esse adibite, la tradizione cristiana ha custodito la comunione tra i vivi e i defunti e si è opposta alla tendenza a occultare o privatizzare l’evento della morte e il significato che esso ha per i cristiani.

4. Laddove ragioni di tipo igienico, economico o sociale portino a scegliere la cremazione, scelta che non deve essere contraria alla volontà esplicita o ragionevolmente presunta del fedele defunto, la Chiesa non scorge ragioni dottrinali per impedire tale prassi, poiché la cremazione del cadavere non tocca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo e quindi non contiene l’oggettiva negazione della dottrina cristiana sull’immortalità dell’anima e la risurrezione dei corpi.[13]

La Chiesa continua a preferire la sepoltura dei corpi poiché con essa si mostra una maggiore stima verso i defunti; tuttavia la cremazione non è vietata, «a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana».[14]

In assenza di motivazioni contrarie alla dottrina cristiana, la Chiesa, dopo la celebrazione delle esequie, accompagna la scelta della cremazione con apposite indicazioni liturgiche e pastorali, avendo particolare cura di evitare ogni forma di scandalo o di indifferentismo religioso.

5. Qualora per motivazioni legittime venga fatta la scelta della cremazione del cadavere, le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero o, se è il caso, in una chiesa o in un’area appositamente dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastica.

Sin dall’inizio i cristiani hanno desiderato che i loro defunti fossero oggetto delle preghiere e del ricordo della comunità cristiana. Le loro tombe divenivano luoghi di preghiera, della memoria e della riflessione. I fedeli defunti fanno parte della Chiesa, che crede alla comunione «di coloro che sono pellegrini su questa terra, dei defunti che compiono la loro purificazione e dei beati del cielo; tutti insieme formano una sola Chiesa».[15]

La conservazione delle ceneri in un luogo sacro può contribuire a ridurre il rischio di sottrarre i defunti alla preghiera e al ricordo dei parenti e della comunità cristiana. In tal modo, inoltre, si evita la possibilità di dimenticanze e mancanze di rispetto, che possono avvenire soprattutto una volta passata la prima generazione, nonché pratiche sconvenienti o superstiziose.

6. Per i motivi sopra elencati, la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita. Soltanto in caso di circostanze gravi ed eccezionali, dipendenti da condizioni culturali di carattere locale, l’Ordinario, in accordo con la Conferenza Episcopale o il Sinodo dei Vescovi delle Chiese Orientali, può concedere il permesso per la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica. Le ceneri, tuttavia, non possono essere divise tra i vari nuclei familiari e vanno sempre assicurati il rispetto e le adeguate condizioni di conservazione.

7. Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, tenendo presente che per tali modi di procedere non possono essere addotte le ragioni igieniche, sociali o economiche che possono motivare la scelta della cremazione.

8. Nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare le esequie, a norma del diritto.[16]

Il Sommo Pontefice Francesco, nell’Udienza concessa al sottoscritto Cardinale Prefetto in data 18 marzo 2016, ha approvato la presente Istruzione, decisa nella Sessione Ordinaria di questa Congregazione in data 2 marzo 2016, e ne ha ordinato la pubblicazione.

Roma, dalla Sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, 15 agosto 2016, Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

Gerhard Card. Müller
Prefetto

+ Luis F. Ladaria, S.I.
Arcivescovo titolare di Thibica
Segretario


[1] AAS 56 (1964), 822-823.[2] Messale Romano, Prefazio dei defunti, I.

[3] Tertulliano, De resurrectione carnis, 1,1: CCL 2, 921.

[4] Cf. CIC, can. 1176, § 3; can. 1205; CCEO, can. 876, § 3; can. 868.

[5] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1681.

[6] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2300.

[7] Cf. 1 Cor 15,42-44; Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1683.

[8] Cf. Sant’Agostino, De cura pro mortuis gerenda, 3, 5: CSEL 41, 628.

[9] Cf. Conc. Ecum. Vat. II, Costituzione pastorale Gaudium et spes, n. 14.

[10] Cf. Sant’Agostino, De cura pro mortuis gerenda, 3, 5: CSEL 41, 627.

[11] Cf. Tb 2, 9; 12, 12.

[12] Cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2300.

[13] Cf. Suprema Sacra Congregazione del Sant’Uffizio, Istruzione Piam et constantem, 5 luglio 1963: AAS 56 (1964), 822.

[14] CIC, can. 1176, § 3; cf. CCEO, can. 876, § 3.

[15] Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 962.

[16] CIC, can. 1184; CCEO, can. 876, § 3.

 

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