Mons. Fortunato Maria Farina, arcivescovo nato a Baronissi l’8 marzo 1881 sarà beato!
Lo scorso 17 novembre la Commissione Cardinalizia per le Cause dei Santi si è pronunciata unanimamente favorevole alla eroicità delle virtù del Servo di Dio di Mons. Fortunato Maria Farina. Ora si aspetta l’emissione da parte del S. Padre del decreto sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio.
LA CAUSA DI CANONIZZAZIONE DEL SERVO DI DIO MONS. FORTUNATO MARIA FARINA
La prima petizione per dare l’avvio al Processo di Canonizzazione è stata rivolta a mons. Paolo Carta, Vescovo di Foggia, dal Capitolo Cattedrale in data 4 novembre 1961.
Nello stesso periodo sono seguite altre due richieste: dei sacerdoti della diocesi di Troia l’8 dicembre 1961, e dei sacerdoti di Foggia il 10 dicembre 1961. Tuttavia, un po’ perché era difficile trovare in Diocesi persone disponibili a portare il peso di una Causa di Canonizzazione e, soprattutto, per l’improvviso trasferimento di mons. Carta a Sassari, queste petizioni non ebbero risposta concreta.
Anche il successore, l’arcivescovo Lenotti, ha ricevuto due richieste scritte per iniziare il processo di Canonizzazione: dai sacerdoti di Foggia (il 20 febbraio 1964) e dai sacerdoti della diocesi di Troia (il 29 dicembre 1965). Nel frattempo mons. Mario De Santis, uno dei più attivi discepoli di mons. Farina, ha cominciato a raccogliere documenti e testimonianze sulla vita del Servo di Dio confluite in due volumi biografici e pubblicati nel 1981.
Le procedure per l’inizio della Causa di Canonizzazione iniziano con S. Ecc. Mons. Giuseppe Casale che in data 20 febbraio 1991, sentito il Consiglio Presbiterale, nomina il Postulatore della Causa nella persona di mons. Luigi Giuliani.
Il 6 marzo 1991 Mons. Giuseppe Casale emana l’Editto, ordinando la raccolta di tutti gli scritti editi ed inediti attribuiti al Servo di Dio. Il 23 marzo dello stesso anno nomina la commissione storica. La prima Sessione Pubblica di apertura del Processo si è celebrata il 12 settembre 1992 nella Cattedrale di Foggia. Nel frattempo viene nominato Postulatore della Causa Mons. Luigi Nardella (attuale Vice-Postulatore).
Il 24 maggio 2008 presso il santuario dell’Incoronata di Foggia S. Ecc. Mons. Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo di Foggia-Bovino ha presieduto la Sessione Pubblica conclusiva della fase diocesana del Processo canonico informativo sulla vita, sulle virtù e sulla fama di santità e segni del servo di Dio mons. Farina. Il totale dei testi interrogati dal Tribunale diocesano di Foggia è stato di 122 persone e gli atti processuali e le prove testificali raccolti dai diversi Tribunali, comprendo 3.500 pagine; riguardo ai documenti raccolti, il Tribunale diocesano, ha comunicato che tra scritti inediti (7.412 pagine) e scritti editi del Servo di Dio (1.026 pagine), il numero complessivo delle pagine di tutta la documentazione comprende 11.938 pagine.
Tutta la documentazione, raccolta in sei casse, è stata presentata alla Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano dall’attuale Postulatore Mons. Orazio Pepe.
Lo scorso 17 novembre 2020 la Congregazione vaticana dopo aver esaminato tutti i documenti si pronunciata unanimamente favorevole alla eroicità delle virtù del Servo di Dio di Mons. Fortunato Maria Farina. Ora si aspetta l’emissione da parte del S. Padre del decreto sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio.
Successivamente per essere proclamato Beato ci vorrà un miracolo, riconosciuto come tale ed ottenuto per sua intercessione. Perché, poi, sia proclamato Santo ci vorrà il riconoscimento di un secondo miracolo.
PROFILO BIOGRAFICO DEL SERVO DI DIO
Mons. Fortunato Maria Farina è nato a Baronissi, Provincia e Arcidiocesi di Salerno, l’8 marzo 1881. Ha ricevuto il Sacro Ordine del Presbiterato nella Basilica Superiore della Chiesa Metropolitana di Salerno il 18 settembre 1904.
Nei primi anni del suo sacerdozio si è adoperato per fondare a Salerno l’Unione Apostolica del Clero, edificando con il suo esempio tanti sacerdoti, ed ha iniziato un intenso apostolato tra i giovani con la fondazione, nel 1909, il Circolo Giovanile Cattolico Salernitano, esercitando un grande fascino spirituale su tutti i giovani. Il 12 maggio 1916 ha ricevuto la nomina di Curato della Parrocchia S. Agostino in Salerno.
Il 21 giugno 1919, all’età di 38 anni, è stato nominato da Sua Santità Benedetto XV Vescovo di Troia. Consacrato il 10 agosto dello stesso anno, ha fatto il suo ingresso in Diocesi il 30 novembre, I Domenica di Avvento.
Nel Concistoro del 18 dicembre 1924 Pio XI l’ha preconizzato Vescovo di Foggia, conservandogli anche il titolo di Vescovo di Troia. Il 22 marzo 1926, dopo aver superato varie difficoltà, ha preso possesso canonico della nuova diocesi.
Il Servo di Dio, sia a Troia che a Foggia, ha svolto il suo ministero volgendo la sua attenzione verso quella che sarà la sua principale occupazione pastorale: la cura delle vocazioni sacerdotali e la formazione del clero. Ha promosso la vita comune del clero diocesano, fondando la S. Milizia di Gesù, opera che ha precorso i tempi della istituzione degli Istituti Secolari. Ha dato anche grande sviluppo all’apostolato dei laici, formandoli con una incisiva e personale direzione spirituale e coinvolgendoli nella pastorale diocesana e nell’animazione cristiana delle realtà temporali.
Durante la seconda guerra mondiale ha testimoniato una carità eroica: insieme ad un gruppo di sacerdoti secolari e religiosi si è prodigato in favore della popolazione, colpita dai tragici bombardamenti, che hanno raso al suolo la città di Foggia. Mons. Farina, pur provenendo da una ricca famiglia, ha vissuto sempre in grande povertà elargendo il suo abbondante patrimonio familiare a vantaggio dei poveri e per realizzare tante altre opere nelle sue due diocesi. Grande devoto di Maria, ha avuto un profondo spirito di preghiera e di oblazione, cercando unicamente la gloria di Dio attraverso la salvezza delle anime. La sua salute è stata sempre cagionevole. Nonostante ciò, ha svolto una mole di lavoro impressionante, conservando in tutte le situazioni una grande pace ed un grande spirito di fede.
Il 1° febbraio 1954 fu nominato Arcivescovo titolare di Adrianopoli di Onoriade.
Circondato da grande fama di santità, è morto nell’Episcopio di Foggia il 20 febbraio 1954.
È sepolto nella navata principale della Basilica Cattedrale di Foggia.