Nell’anno di preparazione al Giubileo, che il Santo Padre ha scelto di dedicare alla preghiera, il tema della Giornata è tratto dal Salmo 71, l’invocazione di un anziano che ripercorre la sua storia di amicizia con Dio.
La celebrazione della Giornata, istituita nel 2021 da Papa Francesco, vuole valorizzare i carismi dei nonni e degli anziani e il loro apporto alla vita della Chiesa, favorendo l’impegno di ogni comunità ecclesiale nel costruire legami tra le generazioni e nel combattere la solitudine.

INDULGENZA PLENARIA
La Penitenzieria Apostolica ha reso noto che sarà concessa l’indulgenza plenaria «ai nonni, agli anziani e a tutti i fedeli che, motivati da vero spirito di penitenza e di carità, il 28 luglio 2024, in occasione della quarta Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, parteciperanno alle diverse funzioni che si svolgeranno in tutto il mondo, indulgenza plenaria che potrà essere applicata anche come suffragio alle anime del Purgatorio».
È quanto si legge nel decreto firmato il 9 luglio dal penitenziere maggiore, card. Angelo De Donatis, e dal reggente mons. Krzysztof Nykiel, dopo avere accolto la recente richiesta presentata dal card. Kevin Joseph Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, e reso pubblico il 18 luglio dalla Sala Stampa Vaticana.
«Questo Tribunale della Misericordia – si legge nel decreto – concede ugualmente l’indulgenza plenaria in questo stesso giorno ai fedeli che dedicheranno del tempo adeguato a visitare i fratelli anziani bisognosi o in difficoltà (come i malati, le persone sole, i disabili…)». Il decreto dispone inoltre che «potranno ugualmente conseguire l’indulgenza plenaria, premesso il distaccamento da qualsiasi peccato e l’intenzione di adempiere appena possibile le tre consuete condizioni, gli anziani malati nonché coloro che li assistono e tutti coloro che, impossibilitati ad uscire dalla propria casa per grave motivo, si uniranno spiritualmente alle funzioni sacre della Giornata Mondiale, offrendo a Dio Misericordioso le loro preghiere, i dolori e le sofferenze della propria vita, soprattutto mentre le varie celebrazioni verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione».
(*) Si concede benignamente l’Indulgenza Plenaria alle consuete condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.