Nel pomeriggio del 17 maggio u.s., ha concluso la sua esistenza terrena il Rev.do don Nicola Bari, nato a Castel San Giorgio il 2 giugno 1952, ordinato Sacerdote da Mons. Gaetano Pollio, il 17 marzo 1979.

Dapprima giovane studente di medicina presso l’Università cattolica, successivamente, Don Nicola ha dedicato la totalità della sua vita a servizio dei più fragili, perfezionando i suoi studi in ambito psicologico e diventando certo punto di riferimento per centinaia di giovani che in più decenni hanno incontrato la sua paternità.

Nel 1986, Don Nicola Bari, succeduto a Don Giovanni Pirone, avviò come responsabile spirituale e Presidente una svolta determinante per il Centro LA TENDA. Accettando la sfida del dinamismo sociale e diversificando le sue attività, il Centro puntò a favorire l’inclusione sociale di gruppi svantaggiati secondo una logica diversa, orientata a livello di “sistema”, in termini di promozione complessiva dello sviluppo sociale, sia in relazione alle problematiche di un determinato territorio, sia in risposta ai bisogni espressi dalle persone, e fra queste quelle più fragili.

Questi cambiamenti determinarono una ramificazione territoriale del Centro. Al primo Centro d’Accoglienza “don Giovanni Pirone” (intitolato al profetico promotore del Comitato diocesano per la vita), di Mercato San Severino si aggiunge “La Pagliuzza”, e successivamente una seconda comunità residenziale “Pace e Bene”, sempre a Mercato San Severino, per utenti privi di un adeguato sostegno familiare ed una casa di supporto per persone che intendevano rompere con l’uso del metadone a Saragnano di Baronissi. L’attività formativa del Centro LA TENDA si struttuturò sulla base dell’esperienza educativa della Comunità Terapeutica per tossicodipendenti, secondo il modello del Progetto Uomo del CeIS di Roma.

Nell’autunno del 1988, sulla scorta della rielaborazione concettuale del programma terapeutico, a livello territoriale, il centro organizzava Centri di Ascolto in varie località della provincia di Salerno. I Centri di Ascolto costituirono così una sorta di laboratorio sociale perché il territorio si corresponsabilizzasse nell’azione educativa rivolta ai giovani e in tutti, giovani e adulti, si risvegliasse il desiderio, la volontà e la capacità di vivere in una società solidale.

Dal 1989 il centro studi si occupò di definire modelli di intervento per consentire una più consapevole e responsabile partecipazione dei familiari al percorso educativo dei giovani utenti del Centro LA TENDA.

Dal 1990 confluirono nel Centro, potenziati, i servizi esistenti sin dal nascere dell’Associazione stessa: attività culturali e di ricerca realizzate dal Centro di Promozione Permanente della Prevenzione, espressione dell’azione territoriale; gruppi speciali e nuovi percorsi educativi per il disagio che posero le basi per il nuovo orientamento operativo del Centro LA TENDA.

Nei decenni successivi l’esperienza portata avanti dall’opera di Don Nicola Bari, oltrepassa i confini diocesani per approdare alla fondazione della struttura residenziale “Sorella Luna”. Immersa nella tranquillità della campagna romana, posta in un antico casolare nella zona adiacente il lago di Bracciano, la Comunità “Sorella Luna” divenne il luogo ideale per approfondimenti, lavori di gruppo, momenti di profonda riflessione.

Sorella Luna rappresentò una nuova esperienza di integrazione tra un modello tradizionale di Comunità Terapeutica e un nuovo modello di servizi alla persona.

Il “Lavoro” di “Sorella Luna” non si traduce, quindi, in attività e servizi, finalizzati, tout court, al recupero di categorie di persone svantaggiate ma indica un atteggiamento di accoglienza, di condivisione profonda, che offre a chiunque ricerchi risposte ai propri interrogativi esistenziali le condizioni ideali per trovarle.

A Don Nicola Bari, apostolo instancabile di Misericordia, va la gratitudine di tutta la Comunità Diocesana.