“I discepoli di Gesù sanno di essere “vasi di creta”, che però hanno un “tesoro” (cf. 2 Cor 4,7), appunto la speranza: una speranza pasquale, una speranza che “non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito” (Rom 5,5). Coloro che hanno partecipato in qualsiasi forma al Cammino sinodale non hanno mai perso questa speranza pasquale, anche quando si sono trovati di fronte ad ostacoli e resistenze”.
Le parole introduttive di Mons. Erio Castellucci offrono la giusta interpretazione di quanto vissuto a Roma, nella Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, dal 15 al 17 novembre.
Anche la delegazione della nostra Diocesi – guidata da Mons. Andrea Bellandi – ha preso parte attiva ai vari momenti, soprattutto quelli laboratoriali che consegneranno a tutte le diocesi italiane i percorsi pastorali per vivere concretamente il Cammino Sinodale.
La prassi sinodale non è nuova per la nostra Chiesa, infatti fin dalla pubblicazione di Evangelii gaudium, abbiamo avviato percorsi di confronto, dialogo e consultazione presso il Popolo di Dio. Attualmente ha Visita Pastorale Sinodale e il Cammino Sinodale hanno dato un colpo di acceleratore ulteriore perché davvero si possa camminare insieme nell’orizzonte missionario e rinnovatore per tutte le nostre comunità parrocchiali.