Incontrando padre Vitto Accettura a Solofra, ci siamo fatti spiegare come sono nati i Giuseppini. Correva lanno 1878, quando ad Asti cera don Giuseppe Marello. Appena ordinato sacerdote, il vescovo Savio lo volle suo segretario e confessore. Girando per la diocesi, insieme al vescovo, vede le necessità delle parrocchie, soprattutto nel campo della catechesi e della gioventù. Quindi decide di fondare una famiglia religiosa che si dedichi ad aiutare i parroci con lo spirito di san Giuseppe (nascondimento,umiltà, generosità nel cercare gli interessi di Gesù). San Giuseppe Marello era nato nel 1844 e morto nel 1895, dopo aver fatto il vescovo di Acqui per 6 anni. I Giuseppini si curano della gioventù, in particolare, e di ciò che la Provvidenza indica loro da fare allinterno della Chiesa. Sono allincirca 600. Presenti in Europa (Polonia e Italia), America (Usa, Messico, Brasile, Perù, Bolivia), Africa (Nigeria) e Asia (Filippine, Australia e India). In diocesi di Salerno sono a Solofra, dove hanno un centro giovanile, oltre alla rettoria della chiesa di san Domenico. Sono di aiuto ai parroci della zona. Da non dimenticare, anche se in diocesi di Vallo della Lucania, la casa di Esercizi spirituali Getsemani a Pestum-Capaccio. Per ora, continuano le attività che già fanno, cercando di sostenerle con entusiasmo. Per ogni informazione, rivolgersi a padre Antonio Curcio via Casa Papa,1 83029 SOLOFRA AV tel. 0825581032 email: antoniocurcio1951@libero.it