Biografia dell’Arcivescovo Demetrio Moscato
Nacque a Gallina il 4 febbraio 1888. La sua vocazione lo portò ad entrare nel seminario di Reggio Calabria, seguito dai Monsignori Quattrone e Calabrò. Durante i giorni drammatici del terremoto del 28 dicembre 1908 viene ricordato tra quelli, insieme a Giuseppe Morabito, che dopo aver soccorso i feriti, si adoperò a rintracciare tra le macerie e a salvare gli oggetti d’arte e i cimeli religiosi preservando, tra l’altro, la Colonna del miracolo di san Paolo.

Il 13 ottobre 1912 fu consacrato sacerdote nella chiesa matrice Gallina dall’Arcivescovo Rousset. Nello stesso anno Si laureò  in Filosofia e Teologia presso il Collegio Pontificio di Anagni, divenendo sacerdote.  Fu arruolato nell’esercito come Cappellano Militare nel 30° Reggimento Fanteria, facente parte della Brigata Pisa. Partecipò a tutte le battaglie per la conquista dell’Isonzo e del Piave, distinguendosi sempre per l’impegno ed il coraggio al fianco dei commilitoni; ciò gli valse più di una medaglia al valore militare.   


Rientrato dalla guerra, iniziò il suo ministero sacerdotale nella parrocchia di Arangea. Poco tempo dopo venne trasferito a Reggio Calabria nella  parrocchia di San Giorgio al Corso, sostituendo mons. Zagari.  Da parroco di San Giorgio maturò l’idea di edificare un nuovo edificio religioso che fosse anche un sacrario ai soldati italiani vincitori nella Grande Guerra adoperandosi fortemente, sia a livello locale che a livello nazionale, per la realizzazione di tale progetto. Il suo sogno fu coronato nel maggio del 1935 allorquando il Principe Umberto I di Savoia inaugurò il Tempio della Vittoria.

 
Mons. Moscato non partecipò all’inaugurazione perché il 24  giugno 1932 fu nominato Vescovo di San Marco e Bisignano. Fu poi consacrato vescovo l’8 settembre 1932 nel Duomo dall’arcivescovo Carmelo Pujia. 

Tornò, nel 1943, a Reggio Calabria in qualità di amministratore apostolico dopo la morte dell’arcivescovo Enrico Montalbetti.

L’alluvione del 25 e 26 ottobre 1954

Il 22 gennaio 1945 divenne arcivescovo di Salerno. Il suo impegno umanitario fu riscontrabile anche nell’assistenza ai bisognosi dell’alluvione di Salerno del 1954.

Nel 1946 fu anche nominato amministratore apostolico della Diocesi di Amalfi.

Nel 1966 partecipò alla prima riunione plenaria della Conferenza Episcopale Italiana dopo la chiusura del Concilio Vaticano II, durante la quale fu eletto membro della Commissione per l’Apostolato del Mare.

Morì a Salerno il 22 ottobre 1968, e fu sepolto nella Cattedrale della città. 

Nella ricorrenza del 40° anno della scomparsa, il settimanale diocesano Agire, nell’ottobre 2008, pubblicò un inserto per ricordare S.E. Mons. Demetrio Moscato.

Di seguito l’edizione di Agire 37-2008.pdf